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Tirare due prese in tutta sicurezza!

Boulder in sicurezza: 8 consigli per arrampicare in palestra

7 minuti di lettura
Il boulder è uno sport piuttosto semplice da imparare e da praticare. Non servono doti o attrezzature particolari: bastano delle scarpette da arrampicata e via chiunque si può avventurare sulle vie in palestra. Tuttavia, ci sono alcuni cose a cui prestare particolare attenzione, per non fare del male a se stessi e non mettere in pericolo nessun altro. Scoprile con l'articolo di Johannes.

Arrampicare un paio metri in tutta libertà senza essere assicurati da una corda: questo significa fare boulder. Intrigante? Rischioso per l’altezza? Non c’è da aver paura: le palestre di boulder possono raggiungere un’altezza massima di 4,5 metri – ovvero una distanza del tutto “saltabile” in discesa. Il boulder rientra nelle diverse discipline in cui si declina il mondo dell’arrampicata, ma, a differenza dell’arrampicata classica, non richiede né un imbrago né una corda o dei rinvii. In tutta libertà, come quando ci si arrampicava per gioco da bambini, si cerca di salire una via in parete usando solamente le prese di un determinato colore. Una volta arrivati all’ultima presa o al punto limite delle proprie capacità, si scende disarrampicando o semplicemente si salta nel morbido tappetone che ricopre tutto il pavimento della sala boulder. Così si “vola” nel boulder – a volte intenzionalmente e a volte per un movimento riuscito male.

Incidenti nel boulder: cosa dicono le statistiche

Ogni anno associazioni di arrampicata e di montagna indagano sulla frequenza e sulle cause degli incidenti nell’arrampicata. Noi ci siamo ad esempio basati sulle statistiche riportate dal DAV (Club Alpino Tedesco), le quali ci dicono che:

  • Circa i 2/3 degli incidenti nell’arrampicata si verificano nel boulder. Nel 2018 in Germania sono state necessarie complessivamente 90 operazioni di soccorso per i boulderisti infortunati.
  • La maggior parte degli infortuni riguarda le estremità del corpo e deriva da una cattiva caduta sul materassone. Gli infortuni più comuni sono lesione all’articolazione della caviglia per cadute incontrollate o lesioni all’avambraccio dovute ai tentativi di parare un compagno che arrampicava.

Tuttavia fare boulder non significa automaticamente esporsi a grandi rischi di infortuni, con i giusti comportamenti e qualche accorgimento in più si può praticare questo sport in tutta sicurezza. Qui di seguito ti forniremo 8 consigli per divertirti in parete senza rischiare di farti male.

una ragazza sta per cadere facendo boulder e un'altra la para
Fare boulder è pericoloso? Sì e no – come in tutti gli sport c’è sempre un rischio, ma con la giusta preparazione si possono ridurre al minimo le possibilità di farsi male. | Foto: Bergzeit

Consiglio 1: Leggi e rispetta sempre il regolamento della sala boulder

Tutte le palestre di boulder appendono in bella vista le regole di comportamento riassunte in modo breve e conciso. Il loro compito è spiegare (o ricordare!) a cosa bisogna prestare attenzione per la propria sicurezza e quella degli altri boulderisti. Per esempio, ci possono essere delle indicazioni sulla “viabilità” che ti dicono da che parte salire o scendere una via di boulder, dove non devi sostare quando non arrampichi e dove evitare di arrampicare. Con la situazione attuale del Coronavirus, si vedono inoltre appesi i comportamenti specifici per seguire le norme sanitarie.

Consiglio 2: Non sottovalutare l’importanza di un buon riscaldamento

Un buon riscaldamento è la chiave di una buona sessione di boulder. Quando si salta o si cade nel tappetone morbido, ci si sottopone a shock rapidi e intensi. Ma non solo, anche quando si affronta una via in parete si sottopongono articolazioni della mano, del gomito e della spalla a forti sollecitazioni: i movimenti del boulder sono rapidi, intensi e richiedono energia esplosiva. Tutte queste sollecitazioni non sono nocive per il corpo a condizione che sia stato preparato e riscaldato correttamente con esercizi specifici.

Una buona idea è per esempio arrivare nella sala boulder con la bicicletta: il sistema cardiovascolare si mette già in funzione e una parte del riscaldamento è già completata. Si deve poi pensare alle articolazioni e renderle più flessibili: dei semplici esercizi di mobilizzazione e stretching sono più che sufficienti. Completate queste tue tappe, si può cominciare ad arrampicare scegliendo i boulder più semplici oppure facendo delle traversate orizzontali nella parte bassa della parete. Quando ci si sente pronti e riscaldati, si può entrare nel vivo della sessione e aumentare gradatamente la difficoltà delle vie scelte.

Consiglio 3: Non saltare ma usa le prese per tornare a terra

Una volta raggiunta l’ultima presa della via, ci si trova davanti al dilemma: come tornare giù? La soluzione più evidente potrebbe sembrare il saltare giù: richiede il minimo sforzo, è la soluzione più veloce… ma pure la più dannosa! Come mai? Perché la forza di caduta che il corpo raggiunge ad un’altezza massima di 4,5 metri è abbastanza alta. Vediamo un esempio: se un boulderista di 70 kg cade da un’altezza di quattro metri, la forza di caduta accumulata equivale alla forza necessaria per sollevare un oggetto che pesa 280 kg.

Gli infortuni più comuni legati a cadute nel boulder sono lesioni alla caviglia, al ginocchio e persino all’anca. Infortuni che si possono verificare anche si è relativamente vicini al tappetone e non a 4 metri d’altezza. In poche parole la cosa migliore è disarrampicare e scendere usando le prese. Soprattutto per i boulderisti principianti: spesso tra le vie ci sono grandi prese “bonus” che aiutano la discesa. La cosa migliore da fare prima di iniziare ad arrampicare è quindi guardare come scendere.
In generale non andare oltre all’altezza dove ti senti sicuro per scendere o per saltare senza farti male.

Una ragazza è caduta correttamente sul tappetone da boulder
Saltare giù o cadere mentre si fa boulder: con la giusta tecnica di caduta si atterra in sicurezza e si evitano gli infortuni. | Foto: Bergzeit

Consiglio 4: Impara la tecnica di caduta / atterraggio

In caso di caduta involontaria, avere i giusti riflessi e la giusta tecnica è essenziale. Il che significa: mettere il mento sul petto, le braccia sciolte ai lati del corpo e cercare di atterrare in piedi. Cerca poi di dissipare la forza di caduta restante dopo l’impatto rotolando sulla schiena. Prima di cominciare ad arrampicare pratica ed impara la tecnica di caduta: fai dei salti, ammortizzali con un piegamento sulle gambe e rotola sulla schiena, prova poi a simulare la caduta da un’altezza ridotta. Acquistata famigliarità con questa tecnica, potrai esercitarti a girarti nel salto in modo da atterrare bene.

Particolare attenzione deve essere fatta nelle vie strapiombanti: l’atterraggio è più difficile da controllare ma nulla è impossibile. La tecnica di base è sempre la stessa: mento sul petto e braccia di lato ed esercita parecchie volte l’atterraggio.

Consiglio 5: Fai attenzione allo spazio di caduta e al tappetone

Importantissimo nella sala boulder è “lasciare pulito il tappetone”: no, non stiamo parlando di detersivi o polvere ma di elementi disturbatori che potrebbero causare pure infortuni. In poche parole la zona di caduta sotto le vie deve essere sgombera da borracce, flaconi di magnesite e spazzole varie. Questo discorso vale anche per le persone: non sostare nella zona di caduta e non arrampicare troppo vicino ad un altro boulderista: da evitare assolutamente è l’arrampicarsi uno sull’altro!

Consiglio 6: Ricorda che parare non è prendere al volo

A volte si possono vedere delle persone in piedi sotto i loro compagni di arrampicata con le braccia alzate per aiutarli in caso di caduta. L’obiettivo non è quello di prendere al volo l’altro – cosa più o meno impossibile e pericolosa. Lo spotter cerca piuttosto di portare il boulderista che cade in posizione eretta in modo da poter atterrare in piedi. Può sembrare facile ma in realtà non lo è affatto e se fatta male può causare infortuni ad entrambi (come ad esempio lesioni alle dita o agli avambracci per lo spotter). Pertanto: se sei un principiante è meglio lasciar perdere. Soprattutto se sei in palestra, lo spot non è così importante come all’esterno.

Consiglio 7: Sorveglia sempre i bambini

I bambini amano correre e arrampicare, ma le sale da boulder non sono un parco giochi. Se li si lascia correre liberi, si rischia che questi stiano nella zona di caduta e quindi nel peggiore dei casi che un boulderista cada su di loro con conseguenze gravi. Pertanto: genitori sorvegliate sempre i vostri bambini! Se vi capita di vedere dei bambini soli troppo vicini al muro o comunque sotto dei boulderisti fateli spostare, e se siete in parete prima di saltare controllate che la zona di caduta sia sgombera.

un papà con un bambino piccolo nella palestra di boulder
Argomento bambini in sala boulder: non dovrebbero mai essere lasciati senza sorveglianza – il tappetone e palestra di boulder non sono un parco giochi! | Foto: Bergzeit

Consiglio 8: Dai sempre uno sguardo verso l’alto prima di spostarti

Il boulder può quindi essere decisamente un’attività easy e tranquilla ma bisogna fare attenzione perché alcune situazioni che possono portare a infortuni.
In alcune sale il personale va in giro di tanto in tanto e controlla che le norme di sicurezza siano rispettare. Tuttavia è un compito (e un obbligo) di tutti fare attenzione a noi stessi e a quello che ci circonda. Essendo in una palestra di arrampicata gli occhi non devono solo guardare in avanti ma anche e soprattutto verso l’alto: prima di spostarsi o di sedersi da qualche parte bisogna controllare che nessuno stia arrampicando sopra di noi. Ovviamente più la sala è affollata, più è probabile che questo possa accadere. Non esitare quindi anche ad informare altri se noti che sono in una zona pericolosa. La sicurezza prima di tutto e in pieno spirito da climber, ci si aiuta l’un l’altro.

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