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Impronte da yeti sulla neve

Ciaspole: cosa sono e come si usano correttamente?

7 minuti di lettura
Cerchi un'alternativa allo sci che ti faccia passare delle belle giornate sulla neve? D'estate adori fare delle belle camminate? Allora le ciaspole potrebbero fare al caso tuo! Sicuramente ne hai già sentito parlare ma come si usano esattamente? Sono difficili? Dimensioni, attacchi, modelli ... come si scelgono le ciaspole? Anke ha raccolto per te tutte le risposte in questo articolo!

Cosa sono le ciaspole?

Nate come strumento di lavoro nel nord America per permettere gli spostamenti durante l’inverno, le ciaspole sono diventate oggi una vera e propria attività sportiva, che permette a tutti gli appassionati di montagna di godere delle gioie del trekking anche con la neve. Adattabili a tantissimi tipi di scarpe, semplici da usare e disponibili a prezzi modici, sono davvero accessibili a tutti.

Una escursionista con le ciaspole
Se sei in salita, le ciaspole hanno un rialzo nella zona del tallone che fornisce un supporto al piede e rende la salita meno faticosa. | Foto: Anke Susanne Hoffmann

Come funzionano?

Grazie alla loro ampia superficie di contatto del telaio, ad oggi solitamente realizzata in plastica o alluminio, le ciaspole riescono a ridistribuire il peso dell’escursionista in modo ottimale sulla superficie impendendo all’escursionista che le porta di affondare nella neve.

Ma non solo, le ciaspole moderne sono anche dotate di punte sul fondo del telaio e di ramponcini sulla punta dell’attacco, per garantire una presa ottimale anche su terreni ripidi o in caso di neve più dura.

Infine per facilitare la camminata in salita e stancare meno la muscolatura del polpaccio, le ciaspole sono inoltre dotate di un cosiddetto alzatacco, che sostiene il piede non facendolo scendere completamente sul terreno.

Taglie e attacchi: come scegliere e a cosa fare attenzione?

Le ciaspole sono disponibili in diverse misure (dal 22 al 30), che non hanno nulla a che vedere con il normale numero di scarpe – l’attacco delle ciaspole è infatti regolabile ampiamente come negli scarponi da sci o nei pattini.

Il fattore decisivo è invece il peso dell’escursionista, compressivo di tutta l’attrezzatura che ha con sé durante l’escursione. Il peso dell’escursionista compreso l’equipaggiamento è decisivo. Come regola generale:

  • Taglia 22: fino a 70 kg
  • Taglia 25: per 70 a 100 kg
  • Taglia 30: per oltre 100 kg

Alcuni produttori hanno anche modelli speciali da uomo e da donna nella loro gamma.

Come indossare le ciaspole?

Prima di tutto devi indossare le ciaspole stando in piedi e non seduto. Metti il piede al centro dell’attacco e comincia regolando e chiudendo la fibbia o il cinturino che lega il tallone. Questo si assicurerà che il centro del piede corrisponda al centro dell’attacco e manterrà cosi il tuo centro di gravità sul centro della ciaspola. Successivamente, regola e chiudi le cinghie sulla punta del piede. I sistemi di attacchi delle ciaspole sono regolabili in modo flessibile e possono essere riadattati facilmente in qualsiasi momento.

  • Consiglio: regola correttamente le ciaspole a casa prima del tour. In questo modo dovrai solo allentare le cinghie anteriori e il piede rimarrà posizionato correttamente. Inoltre, risparmierai tempo e terrai le dita al caldo nei guanti.

Salita e discesa: ad ogni tratta la giusta tecnica

Ci sono alcuni trucchi per camminare con le ciaspole.

Prima di tutto, non appena il terreno si fa più ripido metti l’alzatacco nella parte posteriore dell’attacco. Riducendo l’angolo di camminata (ovvero il movimento verticale del tallone), l’alzatacco ti permette di restare più dritto e quindi di faticare meno nella salita. Prima di scegliere un modello di ciaspole, assicurati quindi che siano dotate di questo aiuto non indifferente!

Per quanto riguarda la discesa, invece, puoi scivolare con le ciaspole quasi come se fossero dei mini sci. Metti il peso leggermente all’indietro e cammina/scivola in discesa con le ginocchia leggermente piegate (come se volessi sederti). Lasciati scivolare liberamente e controlla la discesa con il tuo peso: più indietro sarà più veloce andrai, più avanti sarà più rallenterai.

Una breve panoramica delle diverse tecniche:

  • Passo frontale: nei pendii moderati (pendenza fino ai 25°) si procede con una camminata frontale e lo stesso delle escursioni in montagna.
  • Passo a V o a papera: se il pendio diventa più ripido e la neve è più profonda, si consiglia di passare alla cosiddetta tecnica a V o a papera. I passi non si susseguono in linea ma si alternano con le punte direzionate verso l’esterno in diagonale. In questa tecnica, più ripida è la pendenza, più larga deve essere la V disegnata. una variante del passo a V consiste nel mettere solo un piede in diagonale e tenere l’altro in linea nella direzione di marcia.
  • Pendii particolarmente ripidi: per avere una presa maggiore sul terreno quando questi si fa particolarmente ripido, ad ogni passo sposta il centro di gravità del tuo corpo leggermente in avanti mettendo tutto il peso verso il ramponcino e posiziona i bastoncini nella neve davanti al tuo corpo. In questo modo potrai avanzare anche sui terreni più difficili.
  • Passo a scaletta: se ti ritrovi ad affrontare una tratta molto ripida su una breve distanza, segui la tecnica del passo a scaletta. Mettiti perpendicolare al pendio, resta in posizione eretta e mantieni lo sguardo sempre verso la salita. Ora procedi muovendo una ciaspola alla volta lateralmente.
  • Curve e traverse a punta: se il terreno è molto ripido, è consigliabile affrontarlo non in modo diretto ma seguendo dei tornanti o delle serpentine (curve più strette). In questo modo i metri di altitudine sono distribuiti su una distanza più lunga e si risparmia energia.
  • Discesa: il modo migliore per scendere è con una leggera inclinazione all’indietro e ginocchia leggermente piegate nella linea di caduta. In questo modo si “scivola” giù per il pendio con un certo slancio e velocità – più sta con il peso all’indietro, più velocemente si scivolerà. Questa tecnica funziona meglio quando la neve è soffice o profonda.
    • Se la neve è dura e ghiacciata, meglio procedere con passi precisi e brevi – putando il ramponcino avanti e mantenendo il peso centralmente sulla ciaspola

Scarpe invernali da trekking, ciaspole o ramponcini: come scegliere?

Se si cammina su sentieri invernali tracciati e battuti, non c’è bisogno di ciaspole. Essendo piuttosto grandi e ingombranti non hanno senso: il loro compito principale è di far galleggiare l’escursionista ma se la neve è già stata battuta non c’è rischio di sprofondare. Le ciaspole quindi complicherebbero ulteriormente l’escursione affaticando i piedi più velocemente. Sui sentieri escursionistici invernali, è infatti meglio indossare scarpe da trekking invernali e, in caso di neve dura o ghiaccio, dei ramponcini.

  • I ramponcini funzionano molto bene con gli scarponi da trekking su terreni poveri di neve, resinosi e rocciosi – soprattutto con ghiaccio. Agiscono come delle “catene da neve” per i tuoi scarponi da trekking e aumentano di molto la tua aderenza. Tuttavia, non possono impedire di sprofondare nella neve profonda.
  • Le ciaspole sono utili solo quando si lasciano i sentieri tracciati e si parte all’avventura affrontando un pendio. A partire da uno spessore di neve di circa 40 centimetri, è sensato e soprattutto divertente avere delle ciaspole: ti permetteranno di muoverti dove altrimenti sprofonderesti fino alle ginocchia e faresti qualche metro ogni ora.

Quali scarpe indossare con le ciaspole?

La scelta migliore sono degli scarponcini da trekking alti fino alla caviglia, impermeabili con una buona suola solida. Se si ha spesso freddo ai piedi, meglio dirigersi verso modelli invernali con tomaie più spesse. Assolutamente raccomandate – ma non indispensabili – sono le ghette per evitare che la neve entri nelle scarpe.

 

Un'escursionista sulla neve con le ciaspole
Non ci sono solo gli sci! Anche le ciaspole ci possono portare su sentieri innevati e farci godere di panorami invernali mozzafiato. | Foto: Anke Susanne Hoffmann

Manutenzione delle ciaspole

Sia prima che durante l’escursione bisogna evitare di camminare con le ciaspole su un terreno non innevato. Le punte e i ramponcini che caratterizzano il fondo del telaio sono relativamente delicati e si rovinerebbero al contatto con l’asfalto.

Finita la tua escursione pulisci le ciaspole con acqua calda e un panno morbido per evitare la formazione di ruggine sulle punte/ramponcini e sul telaio (in poche parole segui le stesse misure di manutenzione che hai per gli sci, i ramponcini e cosi via).

Per trovare le ciaspole che fanno per te, visita lo shop di Bergzeit:

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