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Scopri quali caratteristiche deve avere la scarpetta giusta per te.

Scarpette da arrampicata: tensionamento, aggressività e asimmetria

3 minuti di lettura
Tensionamento, aggressività e asimmetria sono le parole chiave che vengono usate (e abusate) nelle descrizioni delle scarpette da arrampicata. Cosa significano? Cerchiamo di fugare i dubbi e di darvi qualche dritta.

Le descrizioni delle scarpette da arrampicata sono piene di questi termini, ma cosa significano di preciso? Facciamo un po’ di luce…

Tensionamento, curvatura e asimmetria, cosa si intende?

La combinazione di queste tre caratteristiche ti può dare una buona indicazione su che tipo di sensazioni proverai indossando i vari modelli e su quale terreno potrai ottenere le massime prestazioni da ciascuna scarpetta.

  • Tensionamento: si riferisce alla rigidità e alla forma della scarpetta dalla punta al tallone.
  • Aggressività: fa riferimento alla curvatura della scarpetta verso il basso, soprattutto sulla punta.
  • Asimmetria è invece la curvatura della scarpetta verso l’interno.

Tensionamento nelle scarpette da arrampicata, a cosa serve?

Il tensionamento è spesso visibile su una scarpetta guardando l’angolo tra il tallone e la parte centrale della suola. Se questa curva è molto accentuata, quasi a formare una “banana”, la scarpa è pretensionata. Questa caratteristica si può ottenere con strati di gomma, a volte visibili, altre volte coperti dalla suola, che vengono “tirati” dal tallone verso il centro della suola.

Una scarpa molto tensionata è particolarmente utile su terreni verticali o leggermente strapiombanti caratterizzati da piccoli appigli per i piedi. La curvatura ti aiuterà a scaricare il massimo del peso anche sulle superfici più piccole con la massima precisione.

Su terreni molto strapiombanti o sui tetti si tende invece a preferire scarpette più morbide e meno strutturate (senza tensionamento) in grado di essere “spalmate” sugli appigli o di essere utilizzate per vari tipi di aggancio, di punta o di tallone. Una caratteristica molto ricercata anche sui boulder moderni caratterizzati da volumi e superfici lisce.

Aggressività della scarpetta

A volte si tende a confondere l’aggressività del profilo della scarpetta con il livello di tensionamento e rigidità. In realtà si tratta di due caratteristiche che interessano parti differenti della scarpetta. L’aggressività nel profilo della scarpetta fa riferimento principalmente alla forma della punta e a quanto questa risulta “piegata” verso il basso.

Questa caratteristica è particolarmente utile su terreni strapiombanti dove, insieme a una calzata stretta, permette di avere un punto di contatto molto preciso in grado di aiutare lo scalatore a scaricare il massimo del peso anche su piccoli appoggi.

Asimmetria, a cosa si riferisce?

Guardando le scarpette da arrampicata dall’alto noterai che alcuni modelli hanno una tomaia che punta decisamente verso l’interno del piedi creando una curva.

  • Le scarpette senza questa caratteristica sono senza dubbio più comode e adatte a lunghe arrampicate, come ad esempio le vie multipitch o lunghe giornate in palestra o falesia, soprattutto per i principianti.
  • Le scarpette asimmetriche sono invece consigliate per i climber più esperti che hanno bisogno della massima performance, soprattutto su terreni dove gli appoggi per i piedi sono minimi e sul terreno verticale.

Conclusione su tensionamento, aggressività e asimmetria

Queste tre caratteristiche sono tra i segni distintivi di ogni scarpetta e verranno citate molto spesso nelle descrizioni delle varie scarpette su Bergzeit.

Spiegare le sensazioni che trasmette una scarpetta piuttosto che un’altra è spesso molto difficile, ma grazie a questi termini e ad alcune “regole di base” ti possiamo aiutare a capire un po’ meglio il carattere di ogni modello.

In generale per i principianti vengono consigliate scarpette poco tensionate, non aggressive e simmetriche. Sono più comode e ti permetteranno di arrampicare per molto tempo di seguito, il modo migliore per fare rapidi progressi durante le tue prime scalate!

Aggressività e asimmetria sono particolarmente utili sui terreni più strapiombanti, mentre il tensionamento inizia ad essere una caratteristica interessante già sul terreno verticale con piccoli appigli.

Chiarito un po’ le idee? Qualche domanda? Scrivici nei commenti!

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