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Tende outdoor: come scegliere il modello giusto

11 minuti di lettura
Tenda a tunnel, tenda a cupola, tenda geodetica, tenda teepee, … Le alternative sono molte ma quale modello di tenda dobbiamo scegliere per le nostre uscite e con quale colonna d'acqua? Cosa dobbiamo tenere in considerazione nella scelta del materiale della parete esterna della tenda? In questo articolo vi spieghiamo tutto quello che c'è da sapere per scegliere la tenda outdoor più adatta per il trekking, per le escursioni o per le vostre notti passate in vetta.

La tenda outdoor è probabilmente l’accessorio su cui ogni sportivo riflette di più prima di fare un acquisto: bisogna, infatti, trovare il giusto compromesso tra dimensioni, peso, prezzo e comfort.

Tenda a cupola in montagna

Hilleberg

In montagna sei ben protetto con una tenda a cupola | Foto: Hilleberg


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La brutta notizia è che il compromesso, in questo caso, è necessario; tuttavia, con un po’ di attenzione è possibile scegliere la tenda outdoor più adatta alle proprie esigenze. Nessuna stregoneria, basta conoscere i vantaggi e gli svantaggi dei diversi tipi di tenda da esterno e le caratteristiche dei materiali con i quali sono costruite.

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Prima di addentrarci nelle varie tipologie di tenda, dobbiamo porci qualche interrogativo: in quale regione e in quale periodo dell’anno useremo di più la tenda? Che ruolo giocano le dimensioni e il peso dello zaino? Quanto spazio avremo a disposizione? La risposta a queste domande fornirà i suggerimenti giusti per procedere alla scelta.

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1. Dove userete la tenda

Escursioni in montagna, spedizioni in regioni umide come i Tropici, tour in zone aride, trekking in territori innevati,… Le aree geografiche nelle quale si può utilizzare una tenda sono svariate, per cui la prima domanda da farsi prima dell’acquisto è “che utilizzo farò di questa tenda?”. Il tipo di costruzione, infatti, dipende proprio da questa risposta.

Tende outdoor per tour in montagna:

Le tende a cupola sono la tipologia che risponde meglio alle esigenze di chi deve partire per un tour in montagna perché richiedono poco spazio. Sono facili da montare e offrono una buona stabilità anche su terreni sassosi o impervi.

  • Utilizzo in alta montagna (ad esempio nelle spedizioni): la presenza di condizioni climatiche avverse e di un carico di neve elevato, rendono consigliabile l’acquisto di una tenda geodetica stabile. Se, tuttavia, il peso e l’ingombro minimo sono elementi determinanti, si può anche considerare l’uso di una tenda a parete singola abbinata a una tenda esterna traspirante.
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  • Campeggio in regioni dal clima mite (come l’Europa del Sud): in questo caso la tenda da campeggio deve essere costruita con materiali leggeri e inserti in mesh (un particolare tessuto a rete che lascia traspirare l’aria), inoltre deve presentare uno spazio tra lo strato più esterno e il terreno, in modo da favorire la ventilazione. L’utilizzo di una tenda indipendente come zanzariera è un accorgimento pratico che vi permetterà di passare delle piacevoli nottate estive.
  • Tour in regioni fredde e piovose (come il Nord Europa): l’accoppiata tra tenda interna ed esterna garantisce un montaggio rapido e senza complicazioni. I materiali resistenti, la presenza di sufficienti punti di ancoraggio e la presenza una tenda interna che protegge dal vento e di una esterna che viene tirata a terra, garantiscono un’ottima protezione anche dai violenti acquazzoni tipici delle zone del Nord Europa. In questo caso l’ampio ingresso tipico delle tende a tunnel è molto pratico.
  • Trekking invernale (ad esempio in Scandinavia): questa tipologia di trekking ha bisogno di una tenda a tunnel perché essa assicura stabilità e protezione grazie ai materiali resistenti con la quale è costruita. Le prese d’aria richiudibili e una tenda esterna tirata verso il basso riescono a non far entrare i fiocchi di neve; è importante, tuttavia, che gli elementi che compongono la tenda (come ad esempio le cerniere e gli sfiati) siano azionabili anche se si indossano i guanti. Inoltre, l’ampio vestibolo di questa tipologia è essenziale per cucinare anche in caso diempesta.
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  • Trekking ultraleggero: se si vuole risparmiare peso si deve ricorrere a costruzioni insolite, come ad esempio le tende a parete singola, i tipì e le tende a vela. In questo caso i pali della tenda sono spesso sostituiti da pali da trekking e la tenda interna viene eliminata. Per i trekker esperti è possibile affrontare anche tour impegnativi con questa tipologia di tenda da esterno senza sacrificare il comfort.
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Alta montagna, regioni miti e soleggiate, regioni fredde e piovose .... si deve decidere dove si utilizzerà maggiormente la tenda per potersi orientare verso il modello giusto. | Foto. Atacama

Atacama

Alta montagna, regioni miti e soleggiate, regioni fredde e piovose …. si deve decidere dove si utilizzerà maggiormente la tenda per potersi orientare verso il modello giusto. | Foto. Atacama


2. La forma della tenda

Dopo aver passato in rassegno i vari tipi di tenda outdoor per i tour in montagna, ecco una spiegazione più approfondita sulle varie tipologie presenti sul mercato.

Tende a tunnel

La tenda a tunnel è formata da almeno due archi di pali paralleli che costituiscono l’ossatura della struttura del tunnel. Grazie alle pareti che si innalzano ripide, questa tipologia offre il miglior rapporto spazio-peso. Per le persone molto alte, in particolare, la tenda a tunnel è spesso l’unica opzione disponibile. Sono facili da montare perché vengono lanciate in un lampo e nella maggior parte dei casi la tenda interna e quella esterna sono accoppiate.

A differenza di altre costruzioni, i pali possono essere infilati e messi in tensione mentre la tenda è ancora piatta, il che costituisce un grande vantaggio quando c’è molto vento. Lo svantaggio sono i 4-6 punti di ancoraggio necessari per montare la tenda, il che rende difficile spostarla rapidamente una volta che è stata montata. A causa delle superfici relativamente grandi del tessuto, il suono del vento all’interno della struttura può anche essere abbastanza rumoroso.

Tende a cupola e tende geodetiche

Nelle tende a cupola i pali si incrociano almeno una volta, mentre nelle tende geodetiche più volte. Questo si traduce in una costruzione in gran parte indipendente che può anche essere spostata senza problemi dopo il montaggio. Si tratta di un grande vantaggio soprattutto quando il terreno è molto sassoso. In condizioni di forte vento, tuttavia, questo tipo di tenda deve anche essere ben rinforzata e spesso non è sufficiente fissare solo gli angoli.

Grazie ai pali incrociati possono resistere a carichi di neve molto più elevati rispetto alle tende a tunnel ma uno svantaggio di entrambi i tipi è che il peso è più elevato perché la proporzione dei pali è maggiore e lo spazio, in rapporto, è più ridotto.

Tenda teepee (o tenda tipì)

Anche se sono state sul mercato per secoli, la tenda tipì ha recentemente vissuto una rinascita nella ricerca di attrezzature per l’escursionismo sempre più leggere. La ragione è semplice: i teepee hanno bisogno solo di un sostegno centrale per i loro pali. Spesso questa tipologia di tenda fa a meno della struttura interna, il che riduce ulteriormente il peso. Importante per la stabilità è scegliere un terreno non troppo sconnesso che offra abbastanza presa per i picchetti.

3. La scelta del materiale per la tenda

Una tenda outdoor è costituita da diversi elementi, che possono variare a seconda dell’uso che si intende farne. Dalla parete esterna al picchetto, esiste una vasta gamma di possibili combinazioni da esplorare, tuttavia rimane sempre importante sapere come riparare i pali o un buco nella tenda se dovesse verificarsi un’emergenza.

Nylon vs. poliestere per la parete della tenda

Le fibre di nylon e di poliestere sono impiegati principalmente come materiale per le tende esterne.

  • Nylon. Il nylon (anche detto poliammide) ha infatti un’alta resistenza agli strappi e alle abrasioni, nonché un alto grado di elasticità. Per aumentare ulteriormente la resistenza di solito viene usato nylon ripstop con fili di rinforzo intrecciati. Lo svantaggio del nylon, però, è che assorbe l’umidità e una volta bagnato si stira.
  • Poliestere. Il poliestere ha una resistenza allo strappo inferiore a quella del nylon e i tessuti utilizzati sono più pesanti e relativamente opachi. A causa del basso assorbimento d’acqua, tuttavia, il poliestere si allunga meno del nylon.

La parete della tenda: i rivestimenti per la protezione dalle intemperie

Il nylon e il poliestere devono essere rivestiti per essere impermeabili. Le tende di alta qualità in genere utilizzano rivestimenti in poliuretano o in silicone.

Una tenda in montagna

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La tenda esterna è una compagna affidabile – con il sole e con la pioggia. | Foto: Vaude/Moritz Attenberger


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  • Poliuretano. I rivestimenti in poliuretano (PU) raggiungono un livello molto alto di impermeabilità. Valori di 3.000 – 5.000 millimetri di colonna d’acqua sui tessuti esterni e 5.000 – 10.000 millimetri sul terreno sono la regola. Il rivestimento rimane flessibile al freddo e offre la possibilità di sigillare le cuciture in fabbrica per mezzo di un nastro. Di norma i rivestimenti in PU sono applicati in un unico strato e indeboliscono un po’ il tessuto di supporto, infatti sono usati soprattutto per tende più economiche e come rivestimento del pavimento. Il rivestimento invecchia più velocemente dei rivestimenti in silicone di alta qualità.
  • Silicone. I rivestimenti in silicone sono molto durevoli, aumentano la protezione dai raggi UV e la resistenza allo strappo in modo significativo. Sono possibili ulteriori valori di strappo fino a 18 kg. Gli svantaggi però, sono la bassa resistenza all’abrasione e la mancata possibilità di sigillare le cuciture ex works. I valori della colonna d’acqua sono compresi tra 1.500 e 3.000 mm.

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Le tende di cotone, invece, non sono rivestite. Il tessuto però permette al vapore acqueo di passare attraverso e quindi offre un micro clima molto più confortevole all’interno della struttura. Quando piove, il cotone si gonfia, chiudendo così i pori aperti e sigillandosi. Possiamo dire che, in questo caso, la natura ancora una volta sa come venirci incontro.

I pali delle tende outdoor

Nelle tende da trekking, i pali di alluminio leggeri, flessibili e riparabili in poco tempo hanno via via sostituito i pali in fibra di vetro pesanti e soggetti a rottura. In genere vengono utilizzate diverse leghe con vari gradi di elasticità, infatti la numerazione 7006 o 7075 indica proprio il tipo di lega responsabile della resistenza. Le abbreviazioni T6 o T9, invece, indicano il tipo di trattamento termico, il quale ha una grande influenza sull’elasticità. I pali d’acciaio sono utilizzati per le grandi tende familiari molto pesanti e caratterizzate da una vasta area a contatto con il vento. Solo questa tipologia, infatti, garantisce loro una stabilità sufficiente con carichi elevati.

La colonna d’acqua della tenda: è vero che più è alta, più la tenda è resistente?

Come funziona il calcolo della colonna d’acqua? Per determinare l’impermeabilità, il tessuto viene steso su un dispositivo di misurazione cilindrico e la pressione dell’acqua viene aumentata fino a quando le gocce d’acqua premono attraverso il tessuto. In seguito viene determinata la capacità di resistenza al bagnato.

Una ragazza in tenda

Bergans/Fredrik Schenholm

È rimasto asciutto? Con il materiale giusto, senza dubbio. | Foto: Bergans/Fredrik Schenholm


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La questione dell’altezza della colonna d’acqua si ripresenta continuamente nella scelta della tenda da esterno. Tuttavia, la sua importanza è inferiore a quella che ci si aspetterebbe per una tenda outdoor. I tessuti siliconati di alta qualità hanno valori significativamente più bassi dei tessuti rivestiti in PU ma ciò che è importante in questo caso è la qualità del rivestimento, la sua durata e una buona impregnazione per evitare che il materiale esterno si saturi.

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In Germania, un tessuto è considerato impermeabile a partire da un valore di circa 1.300 millilitri ma nel caso del materiale del pavimento, si è al sicuro a partire da valori superiori a 5.000 millimetri; infatti, a causa del forte sovraccarico, i requisiti di impermeabilità da tenere in considerazione per il pavimento sono molto più elevati.

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Tenuta delle cuciture, come è sigillata la cucitura della tenda?

Come materiale di cucitura viene usato un filo di poliestere rivestito di cotone che si gonfia quando è bagnato e quindi sigilla la cucitura.

Le tende rivestite in PU hanno anche un nastro applicato alla cucitura dall’interno che garantisce una tenuta assoluta. Il discorso cambia per le tende rivestite di silicone. Dato che in questo caso non è possibile nastrare, in alcune circostanze qualche goccia d’acqua può passare attraverso la cucitura. Per evitare questa eventualità, occorre sigillare la cucitura dopo con un apposito sigillante per cuciture di McNett.

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La condensa è spesso sottovalutata

Se si formano gocce all’interno della tenda esterna, la causa può essere dovuta alla condensa. Nel caso in cui il terreno d’appoggio della tenda è un prato divenuto freddo e umido durante la notte, o se si è cucinato molto all’interno della struttura con le prese d’aria chiuse, è probabile che ciò abbia determinato della condensa. La causa non può essere sempre determinata chiaramente ma, in generale, a seconda dell’area di utilizzo, la tenda dovrebbe avere una serie di opzioni di ventilazione per evitare il verificarsi della condensa. Le tende di cotone, dove il vapore acqueo può anche essere trasportato attraverso il tessuto, di norma presentano molti meno problemi di questo tipo.

Picchetti da tenda sulla terraferma

Ogni tenda viene fornita con un numero sufficiente di picchetti. Spesso si tratta di semplici pioli rotondi, tuttavia, a seconda della destinazione e del terreno previsto, questi potrebbero avere bisogno di essere integrati.

Picchetti universali come quelli a forma di Y o di V per terreni da morbidi a duri, forniscono una superficie sufficiente e tengono bene su terreni morbidi (come prati o foreste). Sono abbastanza resistenti per essere impiantati sulle rocce.

I picchetti da tenda Rockpins, realizzati in acciaio, alluminio o titanio, sono ideali per terreni alpini particolarmente rocciosi, dove a volte solo il martellamento fornisce stabilità.

Per gli ancoraggi su terreni sabbiosi, i picchetti da neve offrono la migliore tenuta anche su terreni sciolti grazie alla loro vasta superficie. Idealmente, vengono piantati come ancoraggi a T.

4. Come riparare la tenda in viaggio

A volte può accadere di dover riparare la tenda se non si vuole passare una brutta nottata. A seconda del tipo di rivestimento del tessuto esterno vengono utilizzati diverse tipologie di adesivo per sigillare e rattoppare i fori.

  • Con i tessuti rivestiti in PU si usa il Seam-Grip. Questo prodotto può essere usato per sigillare le cuciture che perdono senza particolari problemi. Se ci sono dei buchini dovuti a spine o a pietre aguzze, è sufficiente applicare una piccola goccia sulla zona interessata per chiuderli. Gli strappi di minore dimensione possono essere riparati con una toppa rotonda incollata sulla superficie.
  • Per i tessuti rivestiti di silicone, invece, è possibile utilizzare Sil-Net, un adesivo a base proprio di questo materiale.
  • In caso di rottura di un palo, è consigliabile portare con sé un manicotto di riparazione: quest’ultimo va semplicemente spinto sopra il segmento piegato e poi fissato con del nastro adesivo; infine va steccato sul segmento.

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