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Imperdibili pareti e altre meraviglie

Arrampicata sul Lago di Garda

8 minuti di lettura
"Il Lago di Garda è la soluzione che racchiude in un’unica meta tante diverse caratteristiche che un territorio può offrire" racconta Silvia Loreggian, guida Alpina in Dolomiti e nelle Alpi. Per continuare la scoperta dei paradisi dell'arrampicata in Italia, abbiamo quindi chiesto a Silvia di raccontarci le falesie e i punti salienti questa meravigliosa regione. Scopriteli con noi.

Vacanza al mare o in montagna? E perché non al lago?!

La tipica riviera ovest del Lago di Garda

Silvia Loreggian

La tipica riviera ovest del Lago di Garda


Il Lago di Garda è il più grande dei laghi italiani.
Nei suoi 158 chilometri di perimetro, a sud si trova circondato dalle colline moreniche lasciate dal ritiro dei ghiacci mentre a nord, la parte più alta e stretta, è avvolto dalle catene montuose che gli conferiscono la forma e l’andamento di un fiordo e al tempo stesso lo proteggono rendendo il suo clima particolarmente mite.

La luminosità dell’ambiente, la dolcezza del clima, una ricca vegetazione costituita prevalentemente da olivi, palme, cipressi, limoni, oleandri e aranci, unitamente alla grandiosità dei paesaggi, che fanno da sfondo alle interessanti testimonianze storiche e culturali disseminate sul suo territorio, lo rendono una meta di arrampicata speciale.

Le sponde del lago, su cui sorgono borghi pittoreschi, lidi e porticcioli, parchi e riserve naturali, lambiscono tre regioni diverse: Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia.

Le falesie presentate in questo articolo si distribuiscono abbastanza equamente sull’intero perimetro e quindi sulle tre regioni, con una concentrazione nel suo lato nord (Trentino), dove sorge il noto paese di Arco che si è grandemente sviluppato in ambito turistico per quanto riguarda l’arrampicata.


Belle falesie di roccia attorno al lago di Garda

Le falesie che vi presento in questo articolo, hanno come denominatore comune la vicinanza al lago oppure, se questa manca, un panorama mozzafiato direttamente sul lago. Di ogni falesia scriverò chiaramente il paese più vicino di riferimento e, laddove ci siano aspetti ludici legati al buon bere e mangiare o a qualsiasi altra attrattiva, non mancherò di suggerimenti.

Immaginatevi ora il lago disegnato su una mappa, fissate lo sguardo nel suo punto più stretto a nord e percorrete poi il suo perimetro in senso orario. Le falesie vengono presentate seguendo questo schema.

Paese di NAGO (TN)

A soli otto chilometri da Arco, ben nota meta di arrampicata sportiva, vi è il paese di Nago. Nei dintorni di Nago ci sono tre falesie che meritano sicuramente una visita, per la loro bellezza di panorama prima di tutto e, in secondo luogo, per il loro significato storico.

Le falesie in questione sono: Belvedere, Nago e la Spiaggia delle Lucertole (quest’ultima non si tratta propriamente di una falesia ma una parete con itinerari di 2 o 3 lunghezze consecutive).

  • Suggerimenti per il palato: da gustare la buona cucina trentina nell’ambiente familiare della trattoria Sant’Alessandro presso Riva del Garda, dove è assolutamente imperdibile il tiramisù dal sapore perfetto e dalle dimensioni sbalorditive!

Falesia NAGO

L'iconico pilastro di Nago.

Mattia Carraro

L’iconico pilastro di Nago.


La falesia di Nago è una delle più gettonate di tutto il lago di Garda, il che conferma la sua bellezza sia in termini di roccia/vie che in termini di paesaggio/ambiente, però al tempo stesso vi ammonisce da una frequentazione nei periodi di maggior affollamento.

La falesia si sviluppa su sette settori, dove l’arrampicata si svolge su un muro verticale a gocce e piccole tacche. Le difficoltà vanno dal 5b al 7b, ad accezione del piccolo settore Mangusta con caratteristiche completamente diverse: difficoltà dal 7c all’8c in forte strapiombo.

Sbargek 6b+, falesia di Nago.

Mattia Carraro

Sbargek 6b+, falesia di Nago.


Paese di CASSONE (VR)

Il paese di Cassone è una piccola frazione di Malcesine, paese sicuramente più noto e attrattivo. A Malcesine si trova la funivia che porta in cima al Monte Baldo, che merita sicuramente una passeggiata panoramica e suggestiva per i suoi 2218 metri di altezza direttamente sul lago e da cui è possibile volare in parapendio con la formula tandem.

Sarà divertente poi godersi lo spettacolo degli esperti piloti di parapendio acrobatico cha hanno fatto di questo luogo la loro meta d’eccellenza: decollano dal Monte Baldo e atterrano sulla spiaggia (o direttamente in acqua col salvagente se qualcosa va storto!). Sulla stessa spiaggia di atterraggio c’è un bel bar con chill zone dove consumare la birra di fine giornata al tramonto.

Falesia I MAROC DI CASSONE

Falesia di recente chiodatura (2012), poco frequentata ed in zona ombreggiata, qualità che garantiscono di arrampicare tutto l’anno (anche nei mesi mesi più caldi e affollati di luglio e agosto).

L’area comprende quattro blocchi di roccia dislocati nel bosco, attrezzati con circa 25 tiri medio-corti ed una difficoltà compresa tra il 4a e il 7b. La roccia è calcarea e appoggiata, ad eccezione del settore più a ovest che è strapiombante.

Si aggiunge inoltre un’area boulder tutt’intorno alla falesia (troverete le partenze di ogni blocco indicate da una freccia nera). La zona è in continua espansione, per cui se vi piacciono i problemi concentrati… Perchè non andare a metterci il naso e dare il vostro contributo?!

Silvia Loreggian su Povero Gatto 7b+, falesia di Belvedere. Ph. Stefano Pichi

Stefano Pichi

Silvia Loreggian su Povero Gatto 7b+, falesia di Belvedere. Ph. Stefano Pichi


Paese di GARDA (VR)

Falesia MONTE LUPPIA

La falesia del Monte Luppia presenta circa 70 vie dal 5a all’8a di calcare. La roccia è ottima e il panorama splendido. Si suddivide in tre settori con caratteristiche diverse.

  • Il settore Metoga presenta vie di placca mai banali, è esposto a sud ma chi fa sicura è quasi sempre in ombra.
  • Il settore Garda Alta invece presenta vie molto corte e boulderose e permette di scalare anche in pieno inverno.
  • Infine, il settore Garda Bassa è in ombra la mattina quindi permette una frequentazione anche in estate piena e presenta lunghezze mediamente corte con passaggi obbligati.

Paese di MANERBA DEL GARDA (BS)

Luisa Violenta alla Spiaggia delle Lucertole.

Marta Cavallari

Luisa Violenta alla Spiaggia delle Lucertole.


La perla della Rocca di Manerba, parete su cui è stata attrezzata la falesia che vi voglio presentare, gode di un sostegno legislativo che le permetterà di rimanere fedele il più possibile alla propria identità nei tempi a venire, trovandosi infatti inserita nella Riserva Naturale Orientata della Rocca e del Sasso.

La Riserva Naturale merita sicuramente un po’ di ore della vostra attenzione, per perdersi innanzitutto nella sua bellezza naturalistica (tanto per la parte terrestre che lacuale), ed in secondo luogo per l’interesse archeologico del sito. Presso il museo di Manerba tutti i dettagli e le informazioni per eventuali visite guidate.

Falesia ROCCA DI MANERBA

La Rocca di Manerba è una falesia poco frequentata ma a torto, perché immersa in un contesto stupendo: una scogliera alta circa 60 metri di arenaria a picco sul lago pressoché caraibico. Purtroppo, la scarsa frequentazione lascia i tiri in uno stato spesso “polveroso” e la chiodatura non è delle migliori.

Alcuni itinerari però sono stati sistemati con nuovi spit, mentre altri conservano ancora la chiodatura lunga a resinati vecchi, dimostrazione di un lavoro di apertura susseguito in epoche diverse. Ad ogni modo, gli itinerari sistemati vanno dal 5c al 6c e presentano roccia esilarante per la sua particolarità ed un’arrampicata tecnica.

La scogliera è esposta a nord, per cui se ne consiglia la frequentazione dalla primavera all’estate, così da poterne approfittare anche della vicinanza all’acqua.

Paese di TIGNALE (BS)

A Tignale potrete visitare l’antica limonaia “Pra dala Fam”, il cui nome deriva dal fatto che i pescatori trovavano spesso venti contrari su questo tratto del lago ed erano costretti a fermarsi per diversi giorni, spesso senza cibo. La costruzione delle limonaie iniziò nel XIII secolo, vista la necessità di proteggere le piante dalle temperature invernali rigide. La sponda bresciana del lago, divenne così famosa come il luogo di coltivazione di agrumi più a nord del mondo.

Falesia PORTO TREMOSINE

La falesia di Porto Tremosine è la soluzione migliore per muovere i primi passi e per i bambini: una ventina di tiri con chiodatura ravvicinata, avvicinamento irrisorio, spazio sottostante comodo e sicuro e ottima vista lago.

Inoltre, l’accesso è molto suggestivo, in quanto avviene attraverso una vecchia galleria che all’improvviso si apre sulla falesia e sul lago. Si consiglia l’arrampicata nel pomeriggio per l’estate, così da sfruttare l’ombra; viceversa, nelle prime ore della mattina durante l’inverno, così da prendere il tepore del sole.

Paese di BIACESA DI LEDRO (TN)

La falesia si trova poco prima di questo piccolo borgo, ma suggerisco caldamente di proseguire poi un minuto in macchina e perdersi a passeggiare tra le vecchie mura di Biacesa, per fermarsi poi presso la caratteristica Osteria dei Magasì e accettare con fiducia il vino e i prodotti che l’oste senza molta cortesia deciderà di presentarvi… Il gusto dei prodotti di casa e l’atmosfera che si respira presso l’osteria, non vi faranno pentire!

Falesia REGINA DEL LAGO

Abbondanza di lunghezze di 6a e 6b, bella roccia e scorci sul lago… Sono i tre ingredienti che caratterizzano questa falesia. Il sentiero di accesso alla falesia è relativamente impegnativo (mezz’oretta di ripido sentiero), ma poi alla base dei settori si sta comodi.

Stefano Ragazzo in cima al Colodri, con le ultime luci su Arco e il Lago di Garda

Silvia Loreggian

Stefano Ragazzo in cima al Colodri, con le ultime luci su Arco e il Lago di Garda


La falesia è sovrastata da ripidi boschi con fasce rocciose, pertanto è consigliato l’uso del casco. La parete è esposta a sud e si trova ad un’altezza di 450 metri sul livello del mare, pertanto ne è consigliata la frequentazione durante le mezze stagioni, evitando l’estate a causa del caldo eccessivo.

Si segnala inoltre la presenza di due interessanti settori dove arrampicare su vie a più tiri: gli itinerari sono per la maggior parte chiodati a spit, con difficoltà massime di 6c e lunghezze complessive sui 100 metri.

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